Nel 2019 gli scambi mondiali di formaggi stagionati sono stati pari a 3,8 milioni di tonnellate per un valore pari a 17 miliardi di euro; nell’arco degli ultimi cinque anni si è registrato un incremento del 4,2% in volume e del 14,7% in valore.Nella graduatoria mondiale dei paesi esportatori l’Italia occupa la quarta posizione in valore e la sesta in volume, detenendo una quota dell’export totale nel 2019 pari rispettivamente al 10% e al 4,7%.
Sul fronte delle importazioni, la Germania guida la classifica dei primi cinque paesi acquirenti di formaggi stagionati, con il 18% del valore dell’import mondiale e il 15% dei volumi; seguono Regno Unito, USA, Italia e Belgio. Per ciascuno di questi paesi l’Italia figura sempre tra i principali fornitori.Scorrendo l’elenco dei paesi importatori, il Giappone si colloca in nona posizione per un valore dell’import pari a 692 milioni di euro nel 2019; l’Italia si configura come ottavo fornitore con poco più del 4% del valore importato complessivamente.
Sono questi alcuni dei dati più significativi rilevati da
"Esportare formaggi stagionati in Giappone", la nuova scheda prodotto-paese pubblicata da
Ismea. La scheda “prodotto/paese” si inquadra nelle attività dell’Ismea per la
Rete Rurale Nazionale previste nel programma 2014-20, con particolare riferimento all’
internazionalizzazione delle aziende agricole e agroalimentari. La pubblicazione - realizzata con il contributo del
Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) - intende fornire un contributo di conoscenza dotando gli operatori di uno strumento concreto di valutazione delle opportunità e delle condizioni tecnico-operative necessarie a esportare.
Il lavoro, realizzato con il supporto di Si.Camera, contiene informazioni inerenti il posizionamento competitivo dei concorrenti, le caratteristiche del mercato, dazi, documenti doganali, normativa sanitaria, etichettatura, ecc.
Le altre schede Prodotto-Paese: